Ogni mestiere ha i suoi strumenti e per tutte le attività ve ne sono alcuni basici, che devono essere sempre disponibili per poter svolgere anche il più piccolo e semplice dei lavori, ed altri che sono accessori che sono utili in quanto aiutano a svolgere delle lavorazioni che possiamo definire accessorie, ma non solo. Come vedremo, nel settore della sartoria vi sono diversi elementi che servono solamente per agevolare il lavoro, come il puntaspilli per esempio che contiene gli aghi e gli spilli e consente di prenderli senza difficoltà.
Il kit base per chi vuole imparare a cucire deve essere costituito dagli strumenti che adesso vi elenchiamo e descriviamo.

Aghi
È risaputo che per cucire servono “ago e filo” ed è proprio per questo che abbiamo messo come primo elemento proprio gli aghi da rammendo, i quali possono avere punta sottile, lunga, affilata, triangolare. Non a caso abbiamo usato la forma plurale in quanto un solo ago non è sufficiente, serve un assortimento vario per poter svolgere lavori differenti.
Trattandosi di uno degli strumenti principe del mestiere del sarto, è consigliabile acquistare dei prodotti di qualità, possibilmente in acciaio. Gli aghi, a meno che non siano di scarsa qualità, non si piegano facilmente e durano a lungo, per questo vale la pena spendere qualche euro di più all’inizio invece che spendere meno, ma con una frequenza più ridotta.

Spilli
Disponibili in varie lunghezze e materiali, gli spilli sono fondamentali per infilzare i capi e se ne dovrebbero comprare in gran quantità, in modo da non esserne mai sprovvisti. Tra i vari materiali, quelli in vetro sono tra quelli che penetrano meglio il tessuto e che non si arrugginiscono mai, cosa da tenere in considerazione per non rovinare i tessuti.

Ditale
Ci sono persone che ne fanno a meno, ma indossare un ditale fa la differenza; protegge infatti da piccoli buchi al polpastrello del dito medio, che a lungo andare possono trasformarsi in cicatrici. Il nostro consiglio per chi è alle prime armi è di imparare subito a cucire con il ditale in modo da non farne più a meno; infatti, chi impara a cucire senza ditale poi ha più difficoltà ad utilizzarlo in un secondo momento.

Forbici
Al pari degli aghi, anche le forbici sono uno strumento che dura nel tempo e per il quale è consigliabile spendere un po’, soprattutto perché vi è differenza tra tagliare i tessuti con un paio di forbici normali ed un paio di forbici sartoriali di qualità! Con le forbici sartoriali è molto più sicuro, ma anche semplice, quindi non si dura fatica a tagliare ed anche il risultato del taglio finale risulta migliore, netto, omogeneo.
Oltre a questo paio di forbici sarebbe necessario poi dotarsi anche di un paio di forbici più piccole da usare per tagliare i fili.

Metro
Anche il metro, o meglio il nastro da sarto che ora vi descriveremo insieme ad altri strumenti di misurazione, è uno strumento fondamentale, che non deve mai mancare. La lunghezza consigliata del nastro da sarta è di 150 cm, una misura standard che va sempre bene. Ma per prendere correttamente le misure si rendono necessari anche le righe e i calibri. Il calibro da cucito andrebbe preso in metallo e serve per controllare le lunghezze e regolarle grazie alla sbarra che scivola. Il righello invece andrebbe preso in plastica trasparente per poter controllare senza problemi i lavori anche durante la misurazione e dovrebbe avere dei piccoli fori per eseguire modifiche o correzioni.

Gessi
I gessi sono lo strumento più semplice per segnare le stoffe e sono quindi utilissimi. Tuttavia, è possibile svolgere le stesse azioni con delle penne speciali da tessuto, il cui tratto si rimuove da solo sbiadendo col tempo oppure lavandolo.

Filati
Un buon punto di partenza è procurarsi varie racchette di filati, di vario colore, in cotone oppure sintetici, oltre che il classico filo da imbastitura.

Stoffe
In ultimo non dimentichiamoci delle stoffe! Esse possono essere di qualsiasi tipo, materiale e colore e non necessariamente devono essere acquistate, a seconda dei primi lavori da eseguire possono andare bene le stoffe da recupero, vale a dire quelle che si ricavano da abiti che non si usano più. Queste stoffe possono essere riciclate in maniera creativa, dando così forma a nuovi capi di vestiario unici!