La quantità di stoffa per foderare o creare qualcosa rappresenta sempre un’incognita perché dipende da molte variabili che riguardano tanto l’oggetto che si vuol appunto creare o foderare, tanto il modello e le dimensioni dello stesso. Con questo vogliamo dire che, come è ovvio, per foderare un divano occorrerà della stoffa differente rispetto a quella per realizzare un cappotto per esempio e il quantitativo varierà anche in merito alla lunghezza desiderata o della superficie da ricoprire. Quindi non esiste una risposta univoca che va bene per tutte le situazioni, ma vi è una formula standard che consente di calcolare correttamente il metraggio dei tessuti necessario per svolgere il lavoro.

Il calcolo per conoscere la quantità di stoffa prevede quindi la somma della lunghezza del capo di abbigliamento che si vuole produrre più i centimetri fondamentali per altre parti del prodotto, che possono essere delle maniche, dei polsini, dei colli e molto altro ancora, ed ancora vi è da aggiungere qualche centimetro di margine per gli orli e la cucitura. Questi tre elementi sono basici e vanno sempre tenuti in considerazione, ecco perché sarebbe utile prima fare una bozza del progetto che si vuole realizzare, stabilendo le varie misure, e in un secondo momento comprare la stoffa. Al momento dell’acquisto poi, è sempre consigliabile considerare un margine aggiuntivo così da non dover fare un secondo viaggio, o ordine online in caso di acquisto tramite ecommerce, se dovesse mancare del tessuto.
Prima di andare oltre chiariamo un aspetto che talvolta può passare in secondo piano se non vi si fa la dovuta attenzione e cioè che la stoffa va utilizzata nel verso dell’ordito e non sul verso della trama, cioè dal lato della lunghezza e non da quello dell’altezza perché, a seconda del tessuto e del lavaggio, potrebbe restringersi un po’ ed è preferibile, in quanto risolvibile, che sia leggermente più corto invece che meno largo. In caso ce ne fosse bisogno, ricordiamo e specifichiamo che la lunghezza, nonché il verso dell’ordito, è la parte di stoffa arrotolata sul rullo, mentre l’altezza, che corrisponde al verso della trama, è quella tra i due bordi.
Aprendo una parentesi sull’altezza possiamo dire che essa si distingue in semplice, quando è meno di 100 cm, e doppia, quando misura più di 100 cm e si trova piegata in due sul rullo. Ad essere semplici sono solitamente i tessuti per la casa, il cotone, il pizzo e la seta, mentre ad essere doppi sono le lenzuola, i tessuti per le tende, i divani, le tovaglie, che per loro natura hanno dimensioni maggiori.

In aggiunta alla formula basilare vista poc’anzi, vi sono poi tutta una serie di consigli semplici da memorizzare, come per esempio che in caso di stoffa colorata con trame o disegni, occorre verificare se essi hanno un verso o una ripetizione nella stessa direzione ed in tal caso andrebbe acquistato un quantitativo maggiore di stoffa. Allo stesso modo, per le gonne a pieghe per esempio bisogna prendere la misura del bacino e moltiplicarla per tre e considerare 25 cm di tessuto, a prescindere dall’altezza del tessuto.

Per farsi un’idea del metraggio utile per un completo da uomo possiamo avvalerci delle seguenti indicazioni, le quali sono generali ed andrebbero integrate con la presa delle misure.
Tuttavia, per fornire uno schema il più chiaro possibile abbiamo giù suddiviso il tutto in base alle taglie standard.

Taglia Small
Giacca: 2,00 m
Soprabito: 2,50 m
Pantalone: 1,20 m


Taglia Medium
Giacca: 2,20 m
Pantalone: 1,50 m
Soprabito: 2,80 m

Taglia Large
Giacca: 2,50 m
Pantalone: 1,60 m
Soprabito: 3,00 m

Taglia Extralarge
Giacca: 2,70 m
Pantalone: 1,80 m
Soprabito: 3,20 m